
Dropshipping e Franchising: il Futuro del Retail passa da Store Ibridi e Strategie Omnicanale.
Nel panorama del retail italiano, il franchising si conferma un modello di business solido e diffuso e in fase di crescita.
Tuttavia, in un contesto sempre più competitivo e digitalizzato, anche le reti più consolidate devono necessariamente evolversi cercando soluzioni innovative per espandersi e diversificare l’offerta.
La mia esperienza nel Franchising

Negli ultimi due anni ho avuto il piacere di collaborare come consulente e advisor per la direzione marketing e comunicazione di un importante gruppo in franchising, leader nei settori della fornitura di consumabili per stampanti PRINK e dei servizi di assistenza e riparazione per smartphone e tablet IRIPARO.
Durante questa esperienza, iniziata purtoppo in una fase di profonda crisi finanziaria del gruppo, dopo aver approfondito le specifiche dinamiche operative del franchising e le peculiarità delle 2 reti, ho avviato un progetto strategico finalizzato all’evoluzione del modello di business della rete dei punti vendita.
L’obiettivo è stato quello di introdurre gradualmente nuovi servizi e soluzioni dedicate ai clienti finali, valorizzando al contempo il network attraverso partnership strategiche innovative.
Attualmente entrambe le reti sono in una fase molto delicata di transizione dovuto al cambio di proprietà in corso di definizione, che ci auguriamo possa consentire l’inizio di un concreto piano di rilancio per una rete di affiliati e di punti vendita in Italia che ha competenze, valori e potenzialità per rigenerarsi.
Il caso iriparoaccessori.it
In questo scenario, uno dei temi affrontati nel percorso di trasformazione è stato anche come integrare efficacemente l’e-commerce e il dropshipping nel tradizionale modello di franchising.
Fra le varie iniziative che ho portato avanti con il mio team mi piace sottolineare l’operazione iriparoaccessori.it dove IRIPARO ha siglato nel mese di dicembre 2024, un importante accordo con VEGA ACCESSORI, distributore degli accessori della linea NUDOSTYLES, per ampliare l’offerta di accessori di qualità nei propri punti vendita IRIPARO attraverso la nuova piattaforma B2B iriparoaccessori.it.

Questa soluzione ha permesso ai clienti di accedere a una gamma più ampia di oltre 7.000 accessori della linea NUDOSTYLES, tutti gestiti con una gestione alla piattaforma B2B online iriparoaccessori.it per la selezione dei prodotti e per gestire gli ordini con una gestione della logistica in completo outsourcing con il modello Dropshipping.

Per gli affiliati IRIPARO, questo accordo ha rappresentato e rappresenta un’opportunità unica per ampliare l’offerta e migliorare il contatto con i clienti.
Il nuovo portale iriparoaccessori.it è basato sulla piattaforma dinamica NUDO STYLES, e ha consentito di offrire a tutti gli affiliati IRIPARO: un vero servizio “on-demand“.
Quest’operazione ha rappresentato quindi l’applicazione di una prima soluzione di Dropshipping per la commercializzazione di un’intera categoria di nuovi prodotti con una logistica in completo outsourcing con il fornitore.
Dropshipping e Franchising.
Una delle strade più interessanti oggi è l’integrazione del dropshipping all’interno del franchising, attraverso l’apertura di punti vendita virtuali che affianchino i negozi fisici.

Questa strategia rappresenta un’evoluzione naturale per i network che intendono scalare, ottimizzare la supply chain e ampliare la propria presenza nel mercato, con un impatto contenuto sui costi infrastrutturali.
Questa strategia ibrida promette vantaggi competitivi concreti per franchisor e franchisee, e potrebbe segnare una nuova fase evolutiva per il settore.
Il Dropshipping in Italia: un mercato in fermento
Il dropshipping è una formula di vendita al dettaglio che permette ai rivenditori di vendere prodotti senza possederli fisicamente in magazzino.

In pratica, quando un cliente effettua un ordine, è il fornitore a spedire direttamente la merce al consumatore finale.
Negli ultimi cinque anni, il dropshipping ha guadagnato terreno anche nel mercato italiano, trainato dalla crescita in generale dell’e-commerce, da modelli commerciali b2c nati e basati sul dropshipping e dalla ricerca di modelli a basso investimento iniziale.
Tuttavia, la sua adozione nel franchising retail è ancora limitata, sebbene il potenziale di sinergia tra le due formule sia potenzialmente rilevante ma ancora in fase esplorativa.
Key Drivers
- Aumento dei costi di gestione fisica dei negozi.
- Pressione competitiva da parte dei pure player digitali.
- Necessità di ampliare il catalogo senza aumentare l’inventario.
- Domanda crescente di esperienze omnicanale da parte dei consumatori.
Dropshipping applicato al Franchising?
Nel modello classico, il franchisee acquista stock e gestisce la logistica.
Con il dropshipping, invece, il franchisee può operare anche solo come intermediario digitale, vendendo tramite una piattaforma e-commerce modulare centralizzata, collegata a uno o più fornitori selezionati dal franchisor.
L’integrazione del dropshipping introduce sicuramente un’alternativa a basso impatto logistico.
Nel contesto del franchising:
- Il franchisor può negoziare accordi centralizzati con fornitori strutturati per il dropshipping.
- I franchisee possono aprire store virtuali con cataloghi aggiornati automaticamente, evitando l’investimento in magazzino.
- Il sistema ERP del network permette di gestire e coordinare gli ordini, monitorando vendite e spedizioni.
Elemento | Punto vendita fisico | Punto vendita virtuale (dropshipping) |
Location | Retail su strada o mall | Online (e-commerce brandizzato) |
Magazzino | In loco | Nessuno (fornitore terzo) |
Logistica | A carico del franchisee | A carico del fornitore |
Investimento iniziale | Medio-alto | Basso |
Tempo di avvio | 3-6 mesi | 2-6 settimane |
Obiettivo | Esperienza fisica, consulenza | Copertura nazionale, estensione catalogo |
Vantaggi strategici del modello ibrido
Certamente i vantaggi dall’adozione del modello ibrido, con l’apertura di punti vendita virtuali in e-commerce che affianchino i negozi fisici, sono in prospettiva molto interessanti a patto che il franchisor analizzi bene il contesto applicativo e la predisposizione della propria rete di affiliati a sposare questo modello.
Inoltre è fondamentale che l’operazione di integrazione del dropshipping e dell’e-commerce all’interno del propria rete in franchising, sia ben progettata, implementata e assistita, perchè la sottovalutazione anche solo di alcuni aspetti realizzativi può causare effetti controproducenti rispetti agli obiettivi.
È importante sottolineare che aprire degli store online per avviare un nuovo modello di vendita significa antrare in un nuovo contesto, fortemente influenzato dalla Web Reputation e dalla Credibilità online non solo del brand del franchisor ma anche dei singoli punti vendita.
Una buona reputazione genera e rafforza il senso di fiducia nei potenziali nuovi clienti, e raggiungerla attraverso i nuovi canali di vendita online locali è certamente una grande opportunità per ampliare la customer base solo se i prodotti offerti sono di qualità con un listino adeguato e il servizio centralizzato è ben organizzato con un customer care eccellente.
Ecco di seguito i principali vantaggi sia per il Franchisor che per i Franchisee nell’adozione di una strategia che punta al modello ibrido:
Vantaggi per il Franchisor
- Accesso al digitale: anche reti tradizionali possono offrire un’esperienza omnicanale.
- Espansione rapida: aprire store virtuali è più veloce rispetto a un punto vendita fisico.
- Espansione geografica a basso costo: aprire store virtuali è più economico rispetto a un punto vendita fisico.
- Incremento della customer base.
- Maggiore visibilità del brand online.
- Controllo centralizzato del catalogo e dei fornitori.
- Focus sulle attività strategiche del Franchisor (ricerca prodotti, attivazione Partnership, marketing strategico, integrazione con ERP e CRM, formazione, supporto assistenza /customer care)
- Incremento delle royalty e fee digitali.
Vantaggi per il Franchisee
- Accesso a un canale digitale senza complessità logistiche.
- Offerta più ampia: il franchisee può proporre migliaia di referenze senza vincoli di spazio.
- Incremento della customer base locale.
- Riduzione dei costi: nessuna necessità di gestire magazzino o logistica diretta.
- Monetizzazione rapida con un investimento contenuto.
- Integrazione con il punto vendita fisico (es. “ordina in negozio e ricevi a casa”).
- Riduzione del rischio di invenduto: ottimizzazione della gestione dei resi
Criticità e punti di attenzione
Svantaggi potenziali
- Marginalità ridotta per prodotto, compensata dal volume e dal minor capitale immobilizzato.
- Rischi logistici legati a fornitori non affidabili: ritardi, errori di consegna, problemi di qualità.
- Gestione della customer experience: serve un forte coordinamento per evitare disallineamenti tra touchpoint fisici e digitali.
- Esposizione a un modello di vendita fortemente influenzato dalla Web Reputation e credibilità online del brand e dei singoli punti vendita
Soluzioni tecniche consigliate
- Formazione digitale per franchisee.
- Selezione di fornitori certificati con SLA definiti.
- Integrazione ERP/API tra franchisor, e-commerce e magazzini terzi.
- Implementazione di sistemi di tracciamento real-time per ordini e spedizioni.
- Implementazione di un servizio di Customer Care adeguato
- Cura maniacale della web reputation
Strategia ibrida: store fisici e virtuali in sinergia

Integrare il dropshipping in un sistema di franchising non significa abbandonare il punto vendita fisico, ma affiancarlo a uno store digitale, creando una struttura ibrida e flessibile.
Esempio pratico:
- Il negozio fisico diventa uno showroom esperienziale, dove il cliente può provare, toccare e ricevere consulenza e assistenza.
- Lo store virtuale amplia l’offerta, permette ordini personalizzati, e serve anche clienti fuori area.
Questa formula è ideale per:
- Franchising nei settori moda, arredo, elettronica, beauty.
- Reti che vogliono crescere in mercati meno presidiati o testare nuovi segmenti.
- Reti che hanno necessità di integrare l’offerta del proprio catalogo con nuovi prodotti senza dover gestire magazzino e logistica.
Quanto costa fare Dropshipping in Italia?
I costi di avvio sono ovviamente inferiori rispetto al retail classico.
Ecco una stima costi orientativa per l’apertura di uno store virtuale dropshipping in franchising, con variabili determinate dalla quantità di prodotti, dalle funzionalità della piattaforma di e-commerce adottata, dall’integrazione con il sistema ERP e con il sistema di CRM, dal livello qualitativo del servizio di formazione e assistenza :
- Setup piattaforma e-commerce personalizzata: €1.000 – €5.000
- Fee di ingresso al network digitale: €2.000 – €10.000
- Budget marketing locale: €500 – €2.000
- Abbonamento software gestionale/API: €50 – €200/mese
- Totale intervallo stimato: €3.550 – €17.200.
Il tutto senza i tipici costi di affitto, allestimento, personale e scorte iniziali.
In cambio, si accede a un brand consolidato e a un supporto tecnologico e commerciale centralizzato.
Il ROI stimato può essere atteso già nel 1° anno, in 6-12 mesi con una media di 20-50 ordini/mese, con margini dal 15% al 30%, a seconda del settore.
Evoluzione e potenzialità future
L’integrazione del dropshipping nel franchising non è una semplice estensione digitale, ma un cambio strutturale del modello operativo.
- La trasformazione digitale è ormai imprescindibile per le reti di franchising che vogliono restare competitive.
- Il dropshipping offre flessibilità e scalabilità, ideali in una fase di test di nuovi mercati o prodotti.
- Il consumatore è sempre più abituato all’acquisto online, ma cerca esperienze omnicanale coerenti.
- Il modello ibrido permette di ottimizzare costi e performance, bilanciando fisico e digitale in modo strategico.
Con l’espansione del retail esperienziale e l’affermazione della logica phygital, i brand saranno sempre più chiamati a:
- offrire esperienze fluide e coerenti tra store fisici e digitali,
- valorizzare il ruolo consulenziale dei negozi,
- sfruttare il digitale per testare nuovi prodotti e mercati.
Il franchising ibrido — fisico e virtuale — rappresenta quindi un driver di innovazione che può:
- accrescere la resilienza del network in contesti economici mutevoli,
- abilitare strategie di espansione internazionale senza la necessità di nuove sedi fisiche,
- migliorare il lifetime value del cliente, grazie a una maggiore capillarità e servizio.
- migliorare la customer loyalty grazie a iniziative di marketing ibride
Conclusione: il futuro è phygital
Il franchising del futuro non sarà solo fisico né solo digitale: sarà phygital.

L’integrazione del dropshipping in reti consolidate rappresenta una svolta potenziale per il retail italiano, a patto di strutturare un modello tecnologicamente solido, con una filiera affidabile e un’identità di brand coerente.
L’integrazione dell’e-commerce e del dropshipping nelle reti di franchising costituisce una leva strategica ad alto potenziale, in grado di ridurre i costi, aumentare la copertura territoriale e migliorare la competitività.
È un’opportunità concreta per i franchisor che intendono accelerare il processo di trasformazione digitale e per i franchisee che cercano modelli di business più agili e sostenibili.
La direzione è chiara: il retail del futuro sarà integrato, intelligente e omnicanale.
E il franchising ha tutte le carte in regola per guidare questa fase di evoluzione, integrando e rendendo profittevole la propria presenza anche online dei propri punti vendita.
Chi saprà cogliere oggi quest’opportunità con una strategia ben analizzata e declinata, domani potrà diventare leader del proprio mercato in un contesto di profonda trasformazione.
Personalmente mi auguro di poter applicare prossimamente questa strategia “Phygital” e di poterla integrare in un’operazione di riorganizzazione e rilancio proprio nel contesto del Franchising.
Sergio Curadi Naumann – Avriolab 2025
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