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Categoria: AI Artificial Intelligence

" L'AI è un'Anomalia Psicologica: perché l'Europa deve costruire la sua AI basata sui valori umanistici, e l'Italia può essere protagonista in questa missione."

L’AI È UN’ANOMALIA PSICOLOGICA

L’AI è un’Anomalia Psicologica.

La dominazione degli LLM americani (il modello WEIRD) crea una cecità culturale che è un fallimento strategico per l’Europa. Il dato di Harvard lo conferma: la somiglianza psicologica tra l’AI e gli umani crolla (r approx -0.70) man mano che ci si allontana dalla mentalità occidentale.

L’Europa e l’Italia devono smettere di accettare questa “colonizzazione psicologica” e guidare lo sviluppo di una AI Umanistica. Un’AI basata su empatia complessa, memoria selettiva e complessità relazionale è l’unica via per la Sovranità Digitale e il Vantaggio Competitivo.

Un progetto italiano è già in fase avanzata per costruire questo modello alternativo, superando i difetti (ansia di ruolo, pensiero meccanico) dell’AI dominante.

Il Segreto dell'AI Italiana non è la Velocità- Perché la Lentezza dell'Adozione è la Migliore Opportunità BY AVRIOLAB

IL SEGRETO DELL’AI ITALIANA NON È LA VELOCITÀ: PERCHÉ LA LENTEZZA DELL’ADOZIONE È LA MIGLIORE OPPORTUNITÀ.

L’articolo analizza lo scenario delle startup AI in Italia ed Europa nel 2025 attraverso la lente pragmatica della Bolla delle Dot-Com.

La vera sfida non è l’innovazione tecnologica, ma la scalabilità etica e sostenibile.

Il fulcro è il “Paradosso Italia”: il Paese vanta eccellenze Deep-Tech che crescono velocemente (es. Exein, UnoBravo), ma registra una bassissima adozione dell’AI nelle PMI (solo l’8% delle aziende la utilizza). Questa “Lentezza dell’Adozione” non è vista come un problema, ma come la “Migliore Opportunità” per l’Investitore Early-Stage.

Il punto di vista strategico è finanziare le soluzioni che penetrano questa Complessità Radicata (sostituendo la Complessità culturale radicata), sfruttando il vantaggio della conformità etica (AI Act) e lo scudo fiscale italiano (detrazione IRPEF al 65%).

Il vero progetto 10X è quello che trasforma la resistenza culturale in un volano di crescita economica.

L'AI ACT ITALIANO SARÀ UN FRENO O UN FARO? la risposta non è nel testo della legge, ma nel nostro modo di implementarla.

L’AI ACT ITALIANO SARÀ UN FRENO O UN FARO?

Con questo articolo cerco di analizzare la legge quadro italiana sull’intelligenza artificiale, appena approvata: È un passo avanti cruciale ma anche un’iniziativa che presenta diversi dilemmi.

La legge, composta da 28 articoli, intende regolamentare, tutelare e promuovere l’AI in Italia, stabilendo principi come l’uso antropocentrico e trasparente. Essa si applica a settori sensibili come sanità e giustizia e affida al Governo il compito di emanare decreti attuativi che ne definiranno i dettagli operativi.

L’analisi mette in luce aspetti positivi (come la creazione di un quadro giuridico per la responsabilità) e negativi (il rischio di una burocrazia lenta e di potenziali sovrapposizioni con l’AI Act europeo). Rimangono dei dubbi sulla reale prontezza dell’Italia all’adozione sistematica dell’AI, anche perchè ci sono evidenti carenze in infrastrutture, competenze e cultura organizzativa.

La conclusione è che la legge è un punto di partenza, ma il suo successo dipenderà dall’implementazione concreta, dalla capacità di aggiornarsi con dinamismo e dalla volontà di trasformare questa sfida in un’opportunità di crescita per il Paese.

Ansia da AI la nuova FOMO contagia imprenditori e manager

ANSIA DA AI: LA NUOVA FOMO CONTAGIA IMPRENDITORI E MANAGER

L’Intelligenza Artificiale sta entrando in modo dirompente nella vita delle persone e nel mondo delle imprese.
Tra opportunità concrete e messaggi aggressivi, cresce la sensazione di FOMO (Fear of Missing Out): la paura di rimanere indietro, di perdere occasioni, di non adottare subito l’AI nei processi aziendali.
Ma questa corsa può trasformarsi in ansia, errori strategici e sprechi di risorse, soprattutto per le Piccole e Medie Imprese e nel Franchising Retail. In questo articolo analizziamo il fenomeno, i falsi miti, e proponiamo una guida in 5 passi insieme a un manifesto per investimenti AI intelligenti e sostenibili.

AI & Franchising Retail in Europa: 5 Cartoline dal futuro Consumer Electronics e Green Tech alla prova dei fatti

AI & FRANCHISING RETAIL IN EUROPA: 5 CARTOLINE DAL FUTURO

AI & Franchising Retail in Europa: 5 Cartoline dal futuro Consumer Electronics e Green Tech alla prova dei fatti.
In questo articolo analizzo cinque casi europei che mostrano, in modo immediato, come l’uso mirato della intelligenza artificiale abbia già trasformato logistica, assistenza clienti e sostenibilità nei negozi.
Qui facciamo un passo oltre: portiamo quell’idea dal piano strategico al banco di prova con cinque esempi concreti di reti europee – tre nell’electronic consumer, due nel green tech – che hanno usato l’AI per risolvere problemi quotidiani e, di riflesso, far crescere margini, rendere processi più sostenibili e migliorare la customer-experience.

AI Revolution nel settore del Franchising Retail: meno effetti speciali e più strategia ovvero come costruire una strategia che funziona.

AI REVOLUTION NEL FRANCHISING RETAIL: – SFX + STRATEGIA

AI Revolution nel settore del Franchising Retail: meno effetti speciali e più strategia ovvero come costruire una strategia che funziona.

Non ci sono dubbi: l’intelligenza artificiale sta conquistando il mondo, promettendo di rivoluzionare anche il retail e la customer experience.

Stiamo vivendo un periodo incredibile di innovazione dirompente, dove ogni settimana vengono lanciate nuove soluzioni e nuove piattaforme basate sull’AI generativa sempre più potenti, impressionanti e più affidabili.

Attenzione però , il cambiamento radicale non avviene dall’oggi al domani e la tecnologia da sola non è una soluzione universale.

Il punto è comprendere come l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata in molti modi positivi, ma le aziende devono prima capire come utilizzarla e trarne il massimo vantaggio per i propri scopi.